ANTONIO MISANO - L'Orefice

Nato a Laterza il 15/3/1924, deceduto il 15/3/83
In piazza Vittorio Emanuele, intorno agli anni trenta, sorse l'oreficeria di don Peppe Misano, come lo chiamavano i clienti. A Bari frequentò per tre anni la scuola per orafi e orologiai dove conseguì il diploma. Oltre i laertini anche i ginosini e i castellanetani si recavano da lui per gli acquisti e le riparazioni di orologi e oggetti d'oro. Le richieste aumentavano sempre più e si affacciò la necessità di richiedere operai che lo aiutassero nel suo laboratorio.
Don Peppe si servì della pubblicità cinematografica e della Gazzetta, gli unici mezzi di informazione a quei tempi. È in seguito a questo invito che arrivarono a Laterza, da Canosa, i fratelli Vincenzo e Sabino Pignatelli, i quali appresero da don Peppe le varie tecniche di laboratorio e per un breve periodo di tempo collaborarono con lui.
Ma l'allievo diligente e costante di don Peppe fu suo fratello Antonio che divenne suo socio e per un quarantennio, con massima perfezione, riparò orologi da taschino e da polso per gli uomini e le pendole per le camere da letto per le donne. 
Antonio non interrompeva il suo lavoro neppure all'ora di pranzo; Antonio restituiva l'oggetto riparato dopo averlo tenuto a lungo in osservazione e si faceva pagare soltanto quando il cliente ne aveva constatato il perfetto funzionamento. 
Quando i clienti e i parenti si rivolgevano a lui per le piccole e semplici riparazioni, a lavoro ultimato, gli chiedevano: 
«Quand ijè u fastidij?» (Quanto devo?).
Antonio rispondeva: «Pjinz a st bbuen!» (Pensa a stare bene).
Il 15 marzo del 1983, giorno del suo cinquantanovesimo compleanno, Antonio Misano morì d'infarto
davanti alla soglia della sua oreficeria.... 



Antonio Misano (foto da Mestieri Scomparsi)

(da: MESTIERI SCOMPARSI di R. Bongermino)