Il Cippo della Memoria, Soldato Giannini

Dopo l'armistizio del 9 settembre 1943 firmato da Badoglio, i soldati italiani furono lasciati liberi di decidere di lasciare il comando. Per tutta l'Italia si verificò uno sbandamento, per cui migliaia di soldati attraversarono l'Italia per raggiungere le loro famiglie, nascondendosi alla vista dell'esercito tedesco diventato nemico. Il soldato laertino Arcangelo Giannini in servizio presso il comando territoriale di Bari, decise, insieme ad altri due commilitoni, di raggiungere la famiglia. Giunti la sera, nei pressi del paese, due di loro preferirono nascondersi presso una masserie, mentre il Giannini decise di proseguire per abbracciare la figlia di tre mesi che non aveva ancora conosciuto.

La Signora Mariantonia D'Ambrosio (moglie) e la Prof.ssa Bongermino


Venne avvistato dai soldati tedeschi, i quali avendolo visto in divisa con l'arma, lo colpirono alle spalle. Il Giannini cadde riverso giacendo sul terreno per alcuni giorni, prima di essere rinvenuto dai cani del pastore Giulio Calò. Sul luogo dell'accaduto è stata eretta dopo due mesi, dalla moglie Mariantonia D'Ambrosio, la stele commemorativa. (pietredellamemoria)

 QUI COLPITO DA PROIETTILE IL 17 SETTEMBRE 1943 MORI' IL SOLDATO ARCANGELO GIANNINI VITTIMA INNOCENTE DELL'ODIO ALTRUI PORTANDO NEL CUORE PATRIA LIBERTA' DEMOCRAZIA GIUSTIZIA SOCIALE LA MOGLIE MARIANTONIA D'AMBROSIO NEL 70° ANNIVERSARIO DELL'ARMISTIZIO HA RESTAURATO IL CIPPO PER FUTURA MEMORIA.









Il Cippo com'era
Il Cippo restaurato
Prima e dopo

Sabato 25 gennaio 2014 fu restaurato il "Cippo" dedicato alla memoria ...Noi eravamo presenti...

Sala Cavallerizza, inaugurazione Cippo