Verso il 20 Maggio... Cap.4



Il giorno dopo che Giulia Dell'Aquila diffuse la notizia dell'apparizione, fu un giorno straordinario in quando in quel luogo vennero genti da tutti i paesi vicini e da altre regioni. La Mater Domini era apparsa in diversi luoghi ed aveva loro dato appuntamento in quella che sarebbe stata la sua casa. Il pellegrinaggio dei forestieri durò per tutta la giornata e la campagna circostante la grotta si riempì di gente che, commossa, implorava grazia per le proprie pene. E per intercessione della madre del Signore il cieco vide il sole e i propri cari, il paralitico corse ad abbracciare i fratelli, il sordo sentì il muto e il canto degli uccelli e il duro pianse, finalmente uomo tra tanta umanità. L'eco dei prodigiosi avvenimenti si diffuse nei paesi dove i miracolati portarono le loro testimonianze. Il fiume dei pellegrini, da quel giorno, si ingrossò sempre di più e la vecchia chiesa abbandonata, diventò, ben presto, un vero e proprio Santuario. Colui che portava la fede se ne ripartiva con la grazia. Si rese allora necessario portare le autorità superiori a conoscenza di quanto avveniva. Una deputazione di esponenti del Clero e del Municipio fu subito mandata al Rev.mo Mons. D. Giambattista Spinola, arcivescovo della diocesi di Matera, della quale, in quell'epoca, Laterza faceva parte. Ascoltato il racconto degli avvenimenti, immediatamente, l'Arcivescovo mandò in Laterza l'Arciprete della Cattedrale di Matera, D. Francesco De Blasiis per constatare la veridicità. Il sant'uomo si rese subito conto dell'eccezionalità dell'avvenimento. Il luogo era gremito di gente di ogni dove. Le preghiere di speranza s'intrecciavano con quelle di ringraziamento. Il pianto e il riso erano l'espressione della profonda fede nella Madre del Signore. Constatato quanto accadeva, fece ritorno a Matera dall'Arcivescovo. Per Monsignor Spinola non vi furono più dubbi e comunicò subito quelle certezze. 
(La Mater Domini e Laterza - 1987)