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Visualizzazione dei post da aprile, 2018

Verso il 20 Maggio...Cap. 20

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LA CRIPTA - INTERNO Una luce improvvisa sulla sinistra sveglia il visitatore all'ammirazione di una bella veduta policroma che rappresenta  l'apparizione della Mater Domini al pastore. Opera realizzata dai vetrai Guarenti e Alessandri su disegni del Ciotti. (La Mater Domini e Laterza - 1987)

Verso il 20 Maggio...Cap. 19

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IL SANTUARIO - INTERNO Sulla porta per accedere alla Sagrestia anticamente vi era l'organo come risulta da una fotografia del 1911 di G. Perrone

Verso il 20 Maggio...Cap. 18

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IL SANTUARIO - INTERNO L'interno del Santuario ha la forma di una grande Croce Latina con volta a vela divisa in tre parti. Ciascuna parte poggia su finte colonne scanalate e terminanti con capitello smontato a sua volta da una serie di cornici aggettanti. Nei muri esterni delle zone unghiate di ciascuna piccola volta, sulle cappelle, vi sono delle aperture coperte da vetrate policrome che nell'insieme riportano tutta la storia della Madonna con Cristo, dall'Annunciazione alla Pentecoste. L'abside, a parete concava, è coperta da una semicupola decorata da otto serie di ottagoni in fuga verso l'alto che le conferiscono snellezza. Tra le colonne, ai due lati della navata, si aprono sei cappelle con arco a tutto sesto e con volta a vela. Quattro di esse hanno un bell'altare in marmo policromo. Le due corrispondenti al braccio della croce hanno, quella a destra, l'accesso alla Cripta, e quella a sinistra l'accesso alla sagrestia. (La Mater Domini

Verso il 20 Maggio...Cap. 17

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IL SANTUARIO Il prospetto è riposante nella sua semplicità e non indulge alla sfarziosità propria del barocco. E' suddiviso in altezza in tre parti da sporgenti cornici. Quella inferiore ha il portone d'ingresso e due nicchie laterali in cui trovano posto le due statue in pietra di Santa Irene e di Santa Maria S.L.C.  In alto vi è un'apertura in asse col portone sottostante.  (La Mater Domini e Laterza - 1987)

Verso il 20 Maggio... Cap. 16

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IL SANTUARIO La chiesa appare gradatamente man mano che si avanza sulla strada costeggiata da cantine e giardini. La facciata si presenta al visitatore nella sua interezza dietro l'ultimo muro di giardino sulla destra. Un vociare giocoso di bambini sullo spiazzo antistante, distoglie per un attimo lo sguardo dal tempio. Oltre l'inferriata, fatta nel 1876, sei arcate a tutto sesto fornite di sedili, invitano il pellegrino stanco e accaldato al momentaneo riposo prima della visita al Santuario. (La Mater Domini e Laterza - 1987)

Verso il 20 Maggio... Cap. 15

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La Cripta Si prosegue nella penombra fino all'altare in marmo. Un brivido di commozione percorre la schiena  nell'alzare lo sguardo. L'antica immagine, come fu vista la prima volta, materna nella sua Maestà, è là sul muro macchiato dal tempo, una delle più alte espressioni della mente umana. L'invito al raccoglimento e alla preghiera non può essere ignorato. (La Mater Domini e Laterza - 1987)

Verso il 20 Maggio... Cap. 14

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La Cripta Nella penombra, nel silenzio che il luogo impone, Angeli e Santi appaiono improvvisi nelle nicchie affrescate nel 1942 dal pittore Giuseppe Ciotti. (La Mater Domini e Laterza - 1987)

Verso il 20 Maggio... Cap. 13

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La Cripta Entrando, ai lati della porta cementate nel muro ad altezza d'uomo, si vedono due bellissime mattonelle in ceramica: rappresentano San Pietro e San Paolo sulla sinistra, l'Immacolata sulla destra. Eseguite nel 1980 dall'artista locale Vincenzo Passarelli, testimoniano come ciò che in altri tempi era considerato artigianato, oggi assurge, a buon diritto, a vera arte. Sono copie delle due mattonelle settecentesche trafugate insieme ad un'acquasantiera, anch'essa rifatta dal Passarelli, posta su colonna in pietra lavorata. (La Mater Domini e Laterza - 1987)

Verso il 20 Maggio... Cap. 12

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La Cripta Unica nel suo genere, l'antica grotta si presenta suggestiva al visitatore nelle vesti progettate dall'ingegnere Domenico Oronzo Galli e realizzate negli anni 1912/13. Fino a quell'epoca era rimasta intatta e consisteva in una grotta alta ove quattro ove cinque metri, con nel centro un ampia colonna rustica. Urgevano radicali lavori di consolidamento e restauro a causa delle secolari infiltrazioni di umidità. Pilastri ed archi a tutto sesto, in carparo locale a vista, rivestono oggi internamente la vecchia chiesa e offrono ai fedeli suggestioni di antiche Cripte. (La Mater Domini e Laterza - 1987)

Verso il 20 Maggio... Cap. 11

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La Cripta Della stessa epoca bizantina è un bell'affresco in nicchia, scavata nel tufo, a sinistra a fianco di Santa Domenica, rappresentante l'Incoronazione della Vergine, anime del purgatorio alla base, il Salvatore e San Giovanni Battista ai lati. (La Mater Domini e Laterza - 1987)