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Visualizzazione dei post da maggio, 2018

Verso il 20 Maggio...Cap. 46

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DICEVA IL GALLI NEL 1940 .... "... Grande e sconfinata è la devozione del popolo laertino verso la sua Protettrice... La festa del 20 maggio è fatta con sfarzo e lusso smodato anche nelle annate di magra ed il bilancio di quella, varia dal minimo di trenta mila lire al massimo di cinquantamila e più lire. La deputazione non lesina moneta a far venire per lo più due bande musicali delle più celebri del Meridionale e fuochi pirotecnici da assordare con effetti ottici bellissimi..." (foto Andrea Curione da Santuariomaterdomini fb)

Verso il 20 Maggio...Cap. 47

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"... fu fatta confezionare in Napoli la stupenda, incomparabile, bella e venerabile Immagine della Madre del Signore, avente in braccio il Bambino Gesù, Pervenne qui a Laterza nel maggio del 1728..."

Verso il 20 Maggio...Cap. 45

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LA PRIMA VOLTA DEL SANTUARIO... "... Si ripulì la grotta, la si sistemò a chiesa e tre Sacerdoti prescelti nel Clero di Laterza, Don Giannandrea Don Carlo Galli D. Giampietro De Renzi furono diuturnamente adibiti nella novella Chiesa a registrare i miracoli, ricevere le oblazioni e doni votivi. Il 31 maggio 1650 l'Arciprete di Matera De Blasiis con l'intervento del Clero, dei Padri Cappuccini, si recò in processione alla Chiesa di S. Domenica, che da allora assunse il nuovo nome di MATER DOMINI, benedisse l'Altare ed il 3 giugno vi cantò la prima Messa Solenne..." (foto Andrea Curione da Santuariomaterdomini fb)

Verso il 20 Maggio...Cap. 44

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DEVOZIONE La storia dei miracoli è sempre continuata e continua tuttora. E' dimostrata dalle lettere, dagli ex voto e dalle offerte che continuamente giungono al Santuario. Grande è l'attaccamento dei fedeli alla Madonna. I pellegrinaggi diventano sempre più numerosi e affollati e le feste si concludono con la visita alla Vergine.  (La Mater Domini e Laterza - 1987) (foto da brocure 2016)

Verso il 20 Maggio...Cap. 43

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ACCADDE A LATERZA Era la festa patronale del 1962, il 20 maggio. Usanza voleva che al passaggio della immagine Sacra della Nostra Mater Domini, si lasciavano volare in cielo dei palloncini gonfiati ad elio.  Forse per il troppo caldo, o per una cicca di sigaretta i palloncini esplosero causando diversi feriti e tanta paura. Walter Molino, a questo episodio, dedico' un suo disegno pubblicato sulle pagine del settimanale Grand Hotel.

Verso il 20 Maggio...Cap. 42

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CURIOSITA' Le Luminarie..."Non tutti sanno che"...Sul lato del Marciapiede del viale di Piazza Vittorio Emanuele, appena all'inizio, sulla sinistra c'è una croce incisa.  Il perchè è presto detto: Nel 1951 in piazza stavano smontando le luminarie della festa della Mater Domini ed un operaio cadde e purtroppo mori.. ... esattamente dove è stata incisa la croce.

Verso il 20 Maggio...Cap. 41

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FEDE E MIRACOLI Il 10 Agosto 1650 un bimbo di Massafra riacquistò la vista, dopo un lungo periodo di cecità a causa di una grave malattia agli occhi. Nelle memorie del Bastante si legge: «Trovandosi la campagna di Laterza infestata dai bruchi, i cittadini liberarono i loro campi da si terribile flagello con lo spargere intorno ad essi la polvere che raccoglievano spazzando la grotta in cui era l'immagine di Maria SS». (La Mater Domini e Laterza - 1987)

Verso il 20 Maggio...Cap. 40

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FEDE E MIRACOLI Si raccontano nelle memorie del sacerdote D. Bernardo Bastante, vissuto all'epoca delle apparizioni, e nel libro del Rev. D. Giovanni Cangiulli del 1875, i miracoli che attraverso i secoli hanno confortato il pianto e rese più sopportabili la miseria e le pene della gente di Laterza e delle popolazioni del circondario. Il 24 maggio 1650, una ragazza di Pisticci, impedita nell'uso delle braccia e delle gambe, all'improvviso si alzò dalla cesta in cui era stata portata e andò in chiesa ad inginocchiarsi all'altare  della Vergine per ringraziarla. Il 20 giugno 1650 il sig. Barone di Turi chiese ed ottenne la grazia di guarire da una lunga malattia alle mani ed ai piedi. (La Mater Domini e Laterza - 1987)

Verso il 20 Maggio...Cap. 39

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LA SACRA IMMAGINE L'immagine bizantina della Mater Domini,  affrescata nella cripta, è del tipo  «ODIGITRIA»,   che significa «GUIDA».  E' il più famoso e il più diffuso tra i vari tipi di icone (immagini),  con cui in Oriente,   si vollero caratterizzare i diversi aspetti teologici   del tema mariano. (in foto l'affresco di Santa Domenica o Ciriaca)  (La Mater Domini e Laterza - 1987)

Verso il 20 Maggio...Cap. 38

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LA FESTA La festa di Mater Domini è tra le più imponenti che si celebrano nel meridione. I festeggiamenti hanno inizio il 18 maggio con l'esposizione alla venerazione dei fedeli dell'immagine della Madonna. Il giorno 19 ha luogo la processione di Gesù Bambino. Il Bambino dell'immagine di Maria, viene portato in processione nelle abitazioni dei malati i quali affidano al Signore il segreto di una desiderata grazia. Il giorno 20 maggio è il giorno più grande della festa  ed ha luogo la solenne processione. (La Mater Domini e Laterza - 1987)

Verso il 20 Maggio...Cap. 37

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LA FESTA Oltre che annualmente, Laterza festeggia ogni cento anni l'apparizione con grande solennità e, in tono minore, ogni cinquant'anni.  Feste ci sono state dopo il secolo nel 1750 e nel 1950 e, dopo i cinquant'anni, nel 1800 e nel 1900. Ma uno degli avvenimenti storico - culturale - religiosi più straordinari che la popolazione ha mai vissuto è stata la «Peregrinatio Mariae», avvenuta, per la prima volta, nelle parrocchie di S. Maria la Grande, di S. Lorenzo e di S. Croce, svoltasi durante la quaresima dell'anno 1985 per festeggiare il bimillenario della nascita di Maria.  (La Mater Domini e Laterza - 1987)

Verso il 20 Maggio...Cap. 36

Video Festa Patronale Anni 60 Video Super 8  Archivio di famiglia Digitalizzato per Orgoglio Laertino 

Verso il 20 Maggio...Cap. 35

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LA FESTA Una processione all'inverso riporterà la Vergine, al Santuario il giorno dell'«ott'v», la domenica successiva al 20 maggio. (La Mater Domini e Laterza - 1987)

Verso il 20 Maggio...Cap. 34

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LA FESTA Dopo la Processione, la statua della Vergine resta esposta nella parrocchia di S. Lorenzo, la Chiesa Madre, ed è oggetto delle — «visite» — dei fedeli. (La Mater Domini e Laterza - 1987)

Verso il 20 Maggio...Cap. 33

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LA FESTA Le madri, illuminate nel volto, indicano al figlioletto sul braccio l'ondeggiante statua della Madonna  trasportata a spalla, e l'uomo con gli occhi rossi e un furtivo gesto della mano sotto il naso, nasconde la commozione piegando il capo.  Le vecchie, che a lei si sono abbandonate nelle difficoltà nei tempi passati ricevendone serenità, stringendosi un nipotino al fianco, la guardano con tenerezza e profonda devozione. (La Mater Domini e Laterza - 1987)

Verso il 20 Maggio...Cap. 32

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LA FESTA Il mese della Madonna, Maggio, è il più atteso. E' il mese che da secoli ha scandito il passare degli anni dei laertini. — « E 'm vist chessalda Madonn » —, dicono i vecchi al concludersi della festa. — «Sono cinque anni che non vedo la Madonna» —, dice l'emigrante ritornato per sempre o soltanto per la festa. La popolazione in quei giorni aumenta di molto e le case si riempiono di posti letto improvvisati per ospitare parenti ed amici. Le donne preparano la casa per tempo  e i «gnatun».  Il bianco delle case e il profumo dei carnosi petali delle rose di maggio accompagnano la statua della Vergine lungo il percorso che dal Santuario porta alla parrocchia di S. Lorenzo.  In religioso silenzio la processione si snoda lungo le strade del paese tra una marea di gente composta e orante. Nessuna scena d'isterismo né di esaltazione, ma solo le note della banda e un sommesso mormorio di preghiere, richiamano la gente lungo i marciapiedi. Dal Santuario Verso l

Verso il 20 Maggio...Cap. 31

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IL SANTUARIO - LA SAGRESTIA Entrando di fronte vi è un quadro rappresentante la incoronazione della Vergine...

Verso il 20 Maggio...Cap. 30

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IL SANTUARIO - LA SAGRESTIA - IL QUADRO Nella sagrestia è il «Sacro quadro» che il 18 maggio è portato in processione sulla cassa-armonica,  dove rimane esposto fino alla chiusura della festa, il giorno della domenica successiva. E' un'opera in cui il pittore ha semplicemente rappresentato l'effige della Mater Domini con i canoni dell'epoca dell'esecuzione. (La Mater Domini e Laterza - 1987)

Verso il 20 Maggio...Cap. 29

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IL SANTUARIO - INTERNO Privi della teatralità propria del barocco  sono i Santi del quadro della cappella successiva,  l'ultima.  E' un'opera dello stesso pittore Aloysius Velpi,  datata 1758.  Rappresenta una Madonna in piedi con bambino  che, con gesto materno del braccio destro,  solleva l'azzurro manto  a protezione delle sottostanti figure. (La Mater Domini e Laterza - 1987)

Verso il 20 Maggio...Cap. 28

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IL SANTUARIO - INTERNO Proseguendo verso l'uscita,  nella quinta cappella,  si pone all'attenzione del visitatore una  "Madonna della rosa"  del 1758 del pittore Aloysius Velpi.  La Madonna seduta, con bambino  è rappresentata in alto al centro tra Angeli,  con nella destra una rosa.  Un gruppo di Santi in adorazione  attraversa in diagonale la tela  da sinistra verso destra.  L'impostazione piramidale del quadro  porta lo sguardo subito alla Vergine  di cui si ammira la dolcezza del viso  e la delicatezza del gesto.  I Santi, ai piedi della Madonna,  occupano tutta la parte bassa dell'opera.  Le espressioni dei volti, come i loro gesti sono misurati. (La Mater Domini e Laterza - 1987)

Verso il 20 Maggio...Cap. 27

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IL SANTUARIO - INTERNO Nella quarta cappella,  sulla porta d'accesso alla sagrestia,  c'è un'altra pregevole opera  del già citato artista locale Nunzio Cafaro  dipinta nel 1975.  Il quadro presenta le stesse caratteristiche  di quello della terza cappella:  iconografìa chiaramente novecentesca  con personaggi e volti tipici del meridione  e fattura di alta qualità.  In alto al centro della tela,  la Mater Domini,  patrona di Laterza,  con gesto materno protegge la popolazione. (La Mater Domini e Laterza - 1987)

Verso il 20 Maggio...Cap. 26

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IL SANTUARIO - INTERNO Al centro, dietro l'altare,  vi è il quadro della Mater Domini più divulgato,  con riproduzioni, tra i fedeli.  E' un'opera ottocentesca di buona fattura  eseguita a Roma dal pittore Nicola Nisio  nel 1861.  La Madonna seduta con bambino,  tra Angeli,  appare al pastore sulla grotta,  sul cui fondo s'intravede l'effige affrescata. (La Mater Domini e Laterza - 1987)

Verso il 20 Maggio...Cap. 25

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IL SANTUARIO - INTERNO Nella terza cappella, sulla porta d'accesso alla Cripta,  è posta all'ammirazione del visitatore  una bella tela dell'artista laertino Nunzio Cafaro,  eseguita nel 1975.  Il pastore Paolo Tria  racconta dell'apparizione della Vergine  e mostra l'immagine in grotta  alla gente che esprime nei volti ammirazione e fede.  Completano l'opera, in alto,  una veduta di Laterza  e un gruppo di alberi secolari d'ulivo. (La Mater Domini e Laterza - 1987)

Verso il 20 Maggio...Cap. 24

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IL SANTUARIO - INTERNO Nella seconda cappella  vi è un crocifisso in legno  in cui lo scultore ha mirabilmente fuso  le capacità tecniche,  l'armonia delle forme e il senso tragico del martirio.  E il senso tragico,  anche se contenuto,  esprimono le tre Marie piangenti  dipinte sul muro ai piedi di Cristo.  (La Mater Domini e Laterza - 1987)

Verso il 20 Maggio...Cap. 23

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IL SANTUARIO - INTERNO Nella prima cappella,  sulla destra,  è posta una grande tela del 1891  del pittore Cosimo Sampietro di Bernalda.  E' una bella immagine della Madonna delle Grazie  leggermente decentrata nella tela verso sinistra,  ma equilibrata da Santi e da una teoria di Angeli  che s'invola verso l'alto ... (La Mater Domini e Laterza - 1987)

Verso il 20 Maggio... Cap. 22

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IL SANTUARIO - INTERNO Entrando, si possono ammirare  nelle nicchie dietro la facciata,  due statue in cartapesta policroma  di fine fattura rappresentanti  Sant'Anna con la Madonna e S. Gioacchino. Al centro del muro, sulla porta,  vi è una bella tela,  «La fuga in Egitto»  del pittore P. Capocelli  e datata 1835. (La Mater Domini e Laterza - 1987)

Verso il 20 Maggio...Cap. 21

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IL SANTUARIO - I RESTAURI L'interno del Santuario è stato mirabilmente restaurato nel 1972 dall'artista locale prof. Nunzio Cafaro, che a lavoro ultimato, in un'intervista, ha dichiarato:  "Non è stato facile. Si trattava di abolire i preesistenti toni verde cupo e rosso violento di molte sovrastrutture e di lavorare alla creazione di una cromatica che fosse congeniale alle linee architettoniche settecentesche del Tempio. Comunque, alla fine sono riuscito ad armonizzare tutti questi elementi. E per tale risultato è doveroso ringraziare anche i maestri operai di Laterza che mi hanno validamente assistito in questo non facile lavoro. Un lavoro teso a creare una vera e propria oasi mariana che invitasse, con maggiore dolcezza, alla riflessione e alla preghiera" Nel 2015, il Santuario ha subito un'ulteriore restauro con lavori di consolidamento e restauro conservativo, durato circa otto mesi. Durante questo periodo la Sacra Immagine della Mater Domini