Il Prof Francesco BIANCOFIORE Archeologo

Il II millennio in Puglia è caratterizzato da una complessità di manifestazioni culturali, delle quali la civiltà di Laterza  è quella più interessante e suggestiva.
Le testimonianze più salienti della civiltà di Laterza consistono in ipogei funerari singoli o in gruppi.
La necropoli più cospicua fù scoperta nel 1965 ed esplorata nel 1966 nella cosidetta "Valle delle Rose" contrada Candile (o Cannile) nel territorio del comune di Laterza presso l'omonimo torrente un tempo attivo.
Valle delle Rose
Quattro tombe, di cui tre ipogeiche ed una a fossa, restituirono una documentazione che la ricchezza degli elementi culturali ci ha permesso di parlare di una vera e propria civiltà. Scoperta fatta dal Prof. Francesco Biancofiore.

Ipogeo a scavo completato

Prof. Francesco Biancofiore

Nella seconda metà degli anni Sessanta, a Laterza, è stata individuata e scavata da Francesco Biancofiore una necropoli a grotticella artificiale. Le sepolture di tipo collettivo (nella n. 3 erano deposti più di 100 individui), contengono materiali inquadrabili nell'ambito dell'antica Età del Bronzo, con evidenti parentele con la facies culturale eneolitica di Andria. Oltre alle tombe collettive sono state rinvenute inumazioni singole, a fossa e in cista, e sepolture in grotta.
La civiltà eneolitica di Laterza è una cultura eneolitica sviluppatasi in alcune regioni del sud e centro Italia nel III millennio a.C. (2950-2350 a.C. circa). Come la maggior parte delle culture dell'età tardo-preistorica è riconoscibile essenzialmente per la forma e la decorazione delle ceramiche rinvenute nei diversi siti archeologici. 

"La necropoli eneolitica di Laterza:
origini e sviluppo dei gruppi "protoappenninici"
in Apulia", 1966-1967
Per lungo tempo questa cultura era documentata solo in pochi siti, essenzialmente funerari. Recenti ricerche e scavi di grande estensione, in particolare nella zona di Roma e nel nord della Campania, hanno consentito di ampliare le conoscenze sugli abitati.

Prof. Francesco Biancofiore durante gli scavi
L'influenza della cultura di Laterza nelle aree più lontane dal suo territorio originario è attestata dalle influenze sulla decorazione e la forma delle ceramiche. Nella necropoli di Selvicciola, sito del nord del Lazio attribuito alla cultura del Rinaldone, è stato scoperto un boccale di tipo Laterza. Decorazioni del tipo Laterza sono presenti anche nelle ceramiche di altre località dell'Italia centrale, ad esempio a Maddalena di Muccia nelle Marche. A Osteria del Curato-via Cinquefrondi, alla periferia di Roma, è stata scoperta una tomba contenente ceramiche realizzate in tre stili diversi, corrispondenti alle culture del Gaudo, di Rinaldone e di Laterza.
Per tutti i suoi studi e alti meriti professionali, al Professor Biancofiore, l'Amministrazione Comunale volle a lui dedicare una Targa marmorea affissa all'interno della Casa Comunale.

Targa affissa nella Scalinata del Comune dedicata al Professore


UN RICORDO
LATERZA
Recupero di una civiltà attraverso reperti archeologici
a cura di Raffaella BONGERMINO

Il 15 giugno 1998, il Comune di Laterza scopriva una targa in memoria del prof. Franco Biancofiore, illustre paletnologo, artefice della “Civiltà eneolitica di Laterza”.
Per l’occasione, a margine di un convegno di studi, veniva presentato il volume della Bongermino (con un pensiero di Donato Coppola) che raccoglieva in una attenta lettura storica e archeologica la figura di Franco Biancofiore e soprattutto gli scavi effettuati dallo studioso nel periodo 1965/70 in Contrada Candile, culminati nella straordinaria scoperta delle grotte simbolo della civiltà eneolitica laertina, con particolare attenzione alla n. 3, la più ricca di materiali e testimonianze.
È stato l’ultimo omaggio reso a Franco Biancofiore; da allora, tanto tempo è passato e tutto sembra essere caduto nel dimenticatoio.

Pietro Romano, coordinatore didattico A.B.M.C. Laterza
29 settembre 2017, in ricordo di Franco Biancofiore


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