Oggetti Antichi

.... quasi dimenticati ...della Civiltà Contadina.

U Cazza Fv (Lo schiaccia Fave).
Usato per dividere in due le fave secche che poi venivano cotte per farne il purea.
A questo purea venivano aggiunte le cicorielle e un filo di olio.
La pietanza chiamata "Fave Bianche" (I Fv biangh che Ciqur). 

Schiaccia Fave
U Cazza Fv (foto da web)



Affila rasoi e coltelli (_________).
Usato nelle botteghe dei calzolai per affilare i coltelli e nei Barbieri per affilare i rasoi. '800/'900




Aratro in Legno (U Furchijn).
Usato in campagna per l'aratura a trazione animale. '800/'900
Aratro in Legno


Il Braciere (U Fracijr)
Si usava per riscaldare ambienti, per asciugare i panni con apposito oggetto che si poneva sopra e aveva anche un'importanza simbolica: riuniva la Famiglia intorno ad esso e si raccontavano storie ed aneddoti. Il Braciere conteneva carbonella o carboni accesi. '800/'900

Il Braciere
Come detto sopra per asciugare i panni si usava un oggetto che veniva posto sopra al braciere. Serviva anche per eliminare acqua e umidità da un panno bagnato.
Esso era l'asciugapanni (U Sucapann). '800/'900

L'Asciugapanni

Il Cantaro (U Prijs).
Usato per bisogni fisiologici solidi. Quando si riempiva, il suo contenuto si buttava nel Carrobotte "A Carrizz" che ogni mattina passava. I Liquidi invece venivano svuotati nelle butteruole "I Scijttarol" che erano delle aperture poste per le strade, vicino le abitazioni, e che erano collegate con dei tubi a pozzi comuni assorbenti. Il Cantaro, che era in argilla,una volta svuotato veniva pulito con apposita spazzola "U Scupttijn" e aveva sempre nelle vicinanze uno straccio "A Pezz". Un detto locale per indicare due persone che vanno sempre insieme recita: "Sijt accom a Pezz e o Prijs" (siete come lo straccio e il cantaro).

Cantaro, Scopettino, Tappo e pezza

Ferro da Stiro a Carboni (U Fijrr a Carvun).
Usato per stirare, in esso venivano messi i carboni presi dal braciere, si riscaldava e si riusciva a togliere le pieghe. In Lega, Epoca '900.

Ferro da Stiro
Il Fuso (U Fus).
Usato per filare la lana. Si legava un po del filo di lana o cotone, che veniva conficcato vicino al chiodino, a una delle due estremità del bastoncino e una spinta, aiutata dalla mano e dal braccio, si faceva rotolare il fuso sulla gamba e poi lo si faceva girare vertiginosamente sospeso in aria. Così il filo si arricciava. Era un'Arte.
Fuso e Lana

U Fus

Macina Bambagia (U Magnanijdd).
Usato per macinare la bambagia e togliere il nocciolo nella prima fase di lavorazione del Cotone. Usato nel '800.

Macina Bambagia

La Filanda (A Mascianl).
Usata per avvolgere e filare il lino e la stoppa. La pressione del pedale muoveva la ruota, che avvolgeva un filo collegato ad una conocchia che l'operatore aveva in mano. 

Filanda

La Lopa e il Secchio (A Lop e u Sicchij).
La Lopa serviva per estrarre dalla melma e dall'acqua oggetti vari. Arnese con due o più bracci ricurvi con punte uncinate (marr). Sopratutto usato per estrarre dal pozzo il secchio smarrito in fondo all'acqua.

La Lopa

Lopa e Secchio

Setaccio per Farina e per Grano (U Farnl e U Stllr).
Usato per setacciare la farina o il grano. Usandolo i raffinava la farina prima degli impasti. Il setaccio per farina aveva la rete più fitta mentre quella per grano aveva il fondo con fori più larghi.
Setacci vari

Setacci e Tavoliere (U Tavlijr)

Il Tosta Orzo (U Mbristlatur).
Usato per tostare l'orzo o il caffè americano. L'attrezzo veniva posto su una fornacella a carboni e così si abbrustoliva l'orzo, inserito nel cilindretto vuoto, che a sua volta veniva fatto roteare grazie alla manichetta, in modo che il contenuto fosse sempre mosso.

Tostaorzo

Il Trapano per argilla (U Trapanatur).
Usato per fare fori all'argilla. Avvolgendo intorno all'asse lo spago che regge l'arco e premendo sullo stesso arco, si determina la rotazione dell'asse e del relativo cono la cui punta fora l'argilla. Usato dunque per riparare anfore e vasi d'argilla. 
Trapano per argilla
U Ptl aggiust t
Vaso riparato 

Tavolo del ciabattino (U tavl du Scarpr).
Su di esso il calzolaio aveva sottomano quasi tutto. Dal piede di ferro, alla lesina (A Sugghij), dalla pinza, alla tenaglia e alla tomaia e ai chiodini piccoli (I Smnzell) che si facevano addrizzare ai giovani apprendisti.
Tavolo da lavoro Calzolaio

Lampada a Olio
Lampade ad olio di origine vegetale, soprattutto olio di oliva. prima erano in terracotta, man mano hanno avuto una evoluzione. Costruite in lega venivano usate - dopo l'arrivo dell'energia elettrica - principalmente nelle cantine.
Lampada a Olio

Contenitore per latte
Fino agli anni '70 il latte appena munto veniva trasportato in bidoni di latta presso le latterie dove, quotidianamente ci si recava per comperare il "litro di latte fresco". Le latterie più famose a Laterza sono state la latteria Volpe in via Cormons, La latteria da Ninnella. Inoltre il latte lo si poteva comperare in un  bar in via Roma.
Contenitore per latte in latta

Pomodori appesi (A Chron d Pummdor).
Una volta raccolti dall'orto, i pomodori, venivano "infilati" con uno spago e appesi. Questo consentiva una ottima conservazione degli stessi e un loro utilizzo anche nella stagione più fredda.

A Chron

Il Panaro (U Panr). 
E' realizzato artigianalmente in canna (Mastngegnij). Intrecciando interamente a mano canne e rami d'ulivo. Era un contenitore molto comune utilizzato per raccogliere  frutti dagli alberi. Realizzarlo era un'arte e purtroppo stanno scomparendo gli artigiani capaci di farlo.
U Panr

Lava biancheria in legno (U Strchlatur)
Strumento presente in tutte le case sopratutto nel periodo in cui la lavatrice non esisteva. E' realizzato in faggio con zigrinature su di un lato. Su queste zigrinature si strofinavano i panni, si poggiava la biancheria singolarmente e sopra si strofinava il sapone di Marsiglia.
U Strchlatur

Il traino (U Traijn).
Mezzo di locomozione trainato da cavalli o muli.
Traino

Macinino
Il Macinacaffè, dalle nostre nonne chiamato Macinino, era un piccolo utensile che serviva a polverizzare i chicchi di caffè. Prima del suo avvento nel XVII secolo, i chicchi di caffè venivano tritati con trita spezie come mortai e pastelli, ma queste non riuscivano a tritare i chicchi in maniera ottimale. Arrivo' dunque il Macinino dotato di un meccanismo di frantumazione, le macine, collocate a loro volta in un supporto costruito in legno e fornito di un cassettino per la raccolta del macinato. 
Macinino

La Bilancia della merceria (A Vlanz). 
A Vlanz

La Bilancia della ferramenta  (A Vlanz che cendr)

Bilancia singola

Il Torchio (U Strngijtur)
Utensile per spremere le vinacce. Quando sono all'opera, nelle zone di Laterza dove sono concentrate le cantine (ret e trijngee) si sente un graditissimo odore di mosto.
U Strngijtur

Il Frustino (U Stafijl)
Utensile usato dai pastori per colpire gli animali piu' restii e per dare ordini ai cavalli. Esso era realizzato dall'organo genitale del toro.
U Staffil

Il ferro di Cavallo (U Fijrr d cavadd)
Appeso sui muri di tutte le cantine. Dicono che porti bene.
Ferro di Cavallo

Scaldino per letto
Riempito di acqua calda, veniva posizionato sotto le coperte, protetto da un apposita alzatina e riscaldava il letto. Poi arrivò la "borsa dell'acqua calda" (A borz d l'acqua call)
Scaldino per letto


Macchina per cucire della nonna (a machn che cos)
Questo oggetto era presente in tutte le case delle nostre nonne, mentre le versioni più professionali le avevano le "Maestre" (I Maijastr) dove si confezionavano abiti a pagamento.
Macchina per cucire


La tenda (A Curtijn che mollett). 
Nelle giornate afose, serviva a poter tenere la porta aperta per far entrare un po di fresco ma non le mosche. 
A Curtijn

Ditali per mietere (Canl che met).
Coloro i quali mietevano il grano dovevano indossarli altrimenti rischiavano i "falciarsi" anche le dita.
Canl che Met

Timbro per il pane.
Il pane si portava al forno. Ma come si faceva a sapere qual'era il proprio una volta cotto? Alcuni usavano il Timbro. Oggetto realizzato con la ferula secca e avente un simbolo alla base che veniva affossato nella pasta del pane prima di portarlo al forno.
Timbro per pane

Nettasuole (U Pulilzascarp)
In Ghisa o Ferro. Erano presenti al fianco di ogni abitazione. Esso serviva a pulire la suola delle scarpe infangate sia perchè le strade non erano asfaltate sia al ritorno dalla campagna per evitare di portare in casa la terra.
U Pulilzascarp

La Rasola o Spatola (A Rasol)
Benchè la rasola in alcuni territori era una unità di misura che rappresentava una frazione di ettaro, la rasola è stata dapprima usata per pulire le suole delle scarpe per poi essere utilizzata sul tavoliere "U Tavlijr" per raccogliere la pasta e la farina oltre che a tagliare la pasta per fare orecchiette e cavatelli.
A Rasol

Lo stoppino e la lampada a olio in bicchiere (U Lumijn)
Ricodiamo un pò tutti il bicchiere con dell'acqua sotto e dell'olio sopra che la nonna aveva su di una mensola, spesso sotto un quadro di un parente defunto. Su detto olio la nonna ci poggiava uno stoppino che veniva acceso e rimaneva acceso fino a quando l'olio non terminava.
U Lumin

Gattaiola (A Ijattarol)
E' una porta per gatti, ovvero una piccola apertura posta sul fondo dei portoni, in particolar modo di quelli in legno delle antiche cantine, che permette il libero passaggio dei felini domestici, con l'obiettivo di evitare la proliferazione dei roditori nei locali.

Gattaiola

Il Mortaio (U Martl)
Utilizzato per pestare, ridurre in polvere e mescolare sostanze solide. Si tratta essenzialmente di un recipiente, dal fondo tondeggiante, in legno duro o metallo (raramente in pietra, marmo o porcellana) nel quale vengono poste le sostanze, che vengono poi triturate dall'azione di un pestello: una corta mazzetta costituita da un'impugnatura e da una estremità più larga e pesante.
Mortaio in ottone

A Zapp e a Zappodd
Zappa
Zappodda
Il quadro e la cassetta delle oferte (U Quadr e u Cascijtijdd da Madonn)

Quadro con lumino

U Cascijtijdd da Madonn